Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

martedì 7 ottobre 2008

Brovada, storia e tradizione




















BROVADA Tra storia e tradizione.
Il nome Brovada è un nome che esiste solo in Friuli-Venezia Giulia e il vocabolo non è traducibile in lingua italiana.
Il “Nuovo Pirona”, vocabolario della lingua friulana, recita:
“Bro”de,
brov”de,
bru”de = cibo popolare, assai comune in Friuli, fatto di rape (ras di broade) inacetite e conservate in un tino con vinacce (trape) acide e acqua, quindi ridotte in filamenti mediante il grati (antica grattugia in legno).

BROVADA Tra storia e tradizione.
La storia della brovada - antichissima e legata alle abitudini culinarie degli antichi Romani, citata da Apicio, gastronomo dell’Impero Romano, nel suo ricettario “De re coquinaria”, in cui è indicato il modo di conservare le rape in forma acetosa.
La rapa è coltivata in Europa da quattromila anni; in Friuli-Venezia Giulia, questa radice è stata il cibo del popolo, soprattutto nelle annate con raccolti scarsi a causa della siccità e delle avversità atmosferiche.
La preparazione della brovada era un modo di conservare per l’inverno e il più a lungo possibile le rape.
Un modo tutto friulano usando le vinacce, scarto della lavorazione del vino, un altro prodotto che accompagna la storia di questa terra.
Non esiste nulla di più tradizionale di un prodotto “fermentato”, cioè un alimento “elaborato” attraverso una trasformazione naturale che l’uomo ha imparato a guidare in modo sempre più corretto, fino a riuscire a provocarla a suo piacimento.
Guidare una corretta fermentazione solo sulle basi dell’osservazione e dell’esperienza è certamente un fatto di cultura e che di cultura si tratti è confermato nel caso della brovada dalla combinazione di due processi di inacidimento: delle vinacce a opera dei batteri acetici e delle rape a opera dei batteri lattici, in grado di moltiplicarsi bene in ambiente acido utilizzando lo zucchero contenuto nei vegetali.
Testo già su diversi siti del web

3 commenti:

La Panificatrice Folle ha detto...

casa di mia nonna, il cotechino (muset) l'ho sempre mangiato con la brovada....che ricordi!!

Bacioni,
B

Rosetta ha detto...

Fortunatamente è un insaccato che resiste nel tempo Barbara, si usa spesso anche nei crauti.

Mandi

marinella ha detto...

Buonissima la brovada con i musetti...anch'io abito vicino a Milano, non hai idea di dove si possa trovare in zona...
Ciao e grazie
marinellagord@gmail.com