Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

mercoledì 6 aprile 2011

Trota salmonata in insalata di lenticchie


Questa è una vecchia ricetta pubblicata nei forum tanto tempo fa.
Di tanto in tanto la ripeto perché ai miei Orsi piace e ora che la stagione è piacevole e richiede qualche cosa di non molto caldo e non molto fresco … ed ecco qualche cosa di tiepido
TROTA SALMONATA in INSALATA di LENTICCHIE
per 4 persone

1 scatola di lenticchie Bonduelle
1 trota salmonata da 150 g circa
1 cipolla rossa o alcuni cipollotti freschi di stagione
80 g di olive nere
12 pomodorini basilico
2 spicchi di aglio olio ex v oliva sale e pepe

In un tegamino imbiondire l’aglio con l’alloro e un goccino d’olio.
Togliere aglio e alloro e aggiungere le lenticchie lasciandole insaporire.
Spegnere e tenerle al caldo.
Tagliare a velo la cipolla, metterla in un piattto fondo con un giro d’olio sale e pepe.
Mescolare, coprire con pellicola e riporre in frigorifero.
Tagliare la trota salmonata a listarelle, versarle in una terrina con la cipolla marinata col suo sughetto, i pomodorini tagliati a metà, le olive, il basilico e le lenticchie.
Aggiustare di sale e pepe, condire con 2 cucchiai di olio e mescolare delicatamente.
Servire come antipasto in piccole ciotoline.

CURIOSITA'

La trota salmonata è un termine commerciale e non una vera e propria specie ittica.
Tutte le trote esistenti sono salmonate essendo tutte dei “salmonidi”.
Con il termine salmonata, si vuole intendere tutte quelle trote che presentano una colorazione della carne rosata.
Questa colorazione dipende esclusivamente da quello che mangiano.
Se l’alimentazione di questo pesce è basata su gamberetti o crostacei in genere, la sua carne acquisterà la tipica colorazione dei salmoni.
Praticamente tutte le trote in vendita vengono da allevamenti che usano mangimi a base di farine di crostacei
Le caratteristiche alimentari dei due tipi di carne sono identiche.
E’ solo la domanda commerciale che ha spinto gli allevatori a questa manipolazione sul pesce. notizie del web

Salmone nascosto

Accidenti a chi pitocca in continuazione i sistemi che funzionano.
Questo blog non mi ha mai dato problemi e dopo 940 post fa il matto e questa volta mi ha cancellato tutte le foto.
Ho un nipotino simpatico e curioso, quando siamo andati a prendere il salmone, mi ha detto di prenderlo bello grasso e con la pelle (da dove gli arrivano queste idee non lo so, i miei ragazzi sono molto attenti alla dieta e prima di cucinare tolgono ben bene i grassini attorno a carne e pesci).
Naturalmente il salmone mi serviva senza pelle, ma io l’ho cucinata ugualmente per fargli almeno vedere che la pelle c’era.
Per Martino è stata una sorpresa questa ricetta, è rimasto molto attento alla preparazione e alla cottura del salmone ma non ha visto quando l’ho avvolto nel pane e quando mi chiedeva dov’era finito il pesce gli dicevo che lo avevo nascosto … ed eccovi il “Salmone nascosto”

SALMONE NASCOSTO

2 filetti di salmone già spinati e senza pelle (900 g circa)
500 g gamberetti sgusciati
200 g salmone affumicato
300 g pasta per pane
70 g spinaci surgelati già tritati
3 scalogni
maggiorana
timo
1 bicchiere vino bianco tocai friulano
olio ex v
sale e pepe bianco in grani

Se non è stato fatto, spinare e togliere la pelle ai filetti di salmone, rifilare i bordi, in modo da pareggiare bene i filetti.
Scongelare gli spinaci e lasciarli asciugare molto bene.
Tagliare a pezzetti i gamberetti e il salmone affumicato e metterli in una ciotola con gli spinaci, le foglioline di maggiorana e di timo spezzettate e qualche ritaglio dei filetti di salmone tritati anch’essi grossolanamente.
Salare, pepare, unire 1 cucchiaio di olio e spalmare un filetto con questo ripieno.
Appoggiare sopra l’altro filetto e legarlo in più punti.
Sistemare il rotolo in una pirofila imburrata, bagnare con il vino, 1 bicchiere di acqua, contornare con gli scalogni a rondelle, salare e pepare.
Infiocchettare con due o 3 riccioletti di burro e coprire con carta stagnola.
Infornare a 160° preriscaldato per 30 minuti circa, scolarlo e lasciarlo raffreddare.
Stendere la pasta del pane a 3 mm di spessore e incidere diverse crocette in più punti.
Andrebbe bene il rullo per fare la rete ma ‘uncell’ho.
Avvolgere il salmone cotto nella pasta del pane, spennellare con l’uovo battuto e infornare a 200° finchè la superficie è ben dorata, 20 minuti circa.
Servire il rotolo di salmone affettato e appoggiato su un letto di insalatina di stagione.

Notizie:
Pochi pesci vantano una storia tanto affascinante quanto commovente come quella del salmone. Tutti hanno ben impressa nella mente l’immagine del salmone che risale la corrente, ma in tanti ignorano il perch?
Questo pesce dalle inconfondibili carni rosa dal sapore squisito, abita quasi esclusivamente le freddi acque che lambiscono Norvegia e Scozia, ma per nascere e riprodursi sceglie le acque dolci dei fiumi.
I maschi e le femmine, dopo un lungo periodo di permanenza in mare che va dai cinque ai sette anni, si recano nello stesso fiume e nello stesso esatto luogo dove sono nati, guidati, pare, da stimoli olfattivi.
Giunto in acqua dolce il salmone smette di alimentarsi e dopo circa una o due settimane cominciano a manifestarsi i primi cambiamenti anatomici, soprattutto nel maschio, come ad esempio lo sviluppo di mandibole inarcate e di colori pi?vaci.
Giunti nel luogo atto alla riproduzione, caratterizzato di solito da acqua piuttosto bassa, la femmina scava un avvallamento di circa 15 cm di profondit?ove depone dalle 2000 alle 4000 uova.
Successivamente il maschio si affianca alla femmina e feconda le uova, che verranno ricoperte di sedimento.
Dopo la riproduzione la grande maggioranza dei riproduttori, sia maschi che femmine, muore di sfinimento. I pesci nati dalla schiusa delle uova cominceranno la risalita dei fiumi per ritrovare il mare.

martedì 5 aprile 2011

Pesto di coriandolo alle nocciole

PESTO DI CORIANDOLO ALLE NOCCIOLE per 4 persone 50 gr nocciole pelate un po’ schiacciate 50 gr montasio grattugiato3 mazzetti (40 gr circa) di coriandolo fresco, foglie e gambi1 spicchi d’aglio fresco 1 cucchiaio di zenzero fresco100-120 ml olio extra vergine di olivasale grosso Inserire nel robot le nocciole, lo zenzero, l’aglio e dare una leggera frullata. Aggiungere il formaggio, il coriandolo spezzettato il sale grosso e un goccio di olio. Mentre si frulla, aggiungere altro olio sino a raggiungere la consistenza dell’impasto uguale a quello del pesto di basilico normale.
CORIANDOLO Le informazioni sono di: bragwebdesign.com/.../aromi-e-spezie/coriandolo/ Il coriandolo è una spezia che si ricava dai frutti di una pianta erbacea originaria dell’area mediterranea. I frutti essiccati del coriandolo si presentano come dei granelli tondi e si usano, in genere, polverizzati e/o tritati. Il coriandolo appartiene alla stessa famiglia del cumino, dell’aneto, del finocchio e del prezzemolo (viene chiamato anche prezzemolo cinese perché in Oriente si utilizzano molto le foglie fresche che sono facilmente reperibili); è una spezia conosciuta fin dall’antichità ed è utilizzata sia come pianta aromatica che medicinale. Il coriandolo ha un aroma delicato, fruttato e che ricorda quello del limone; per le sue caratteristiche in cucina trova numerosi impieghi: viene utilizzato nella preparazione di alcuni salumi e per insaporire verdure, carne e pesce ed inoltre si usa anche nella preparazione di vermouth ed amari. I semi dovrebbero essere conservati interi e macinati al momento in quanto la polvere perde velocemente l’aroma, per tale motivo viene spesso commercializzato in confezioni con tappo-macina.

lunedì 4 aprile 2011

Baccalà alla OXO


A Londra i ragazzi mi hanno portato a pranzo in un bel ristorante sule rive del tamigi L'Oxo Restaurant, situato all'ultimo piano dell'Oxo Tower e regala una vista incredibile su Londra.

E' certamente uno dei luoghi più chic che si possa chiedere. Posto panoramico con cucina sobria dove l'accoglienza è ottima, il cibo è buono, con piatti delicati e presentati in modo elegante. Servizio attento e discreto malgrado il gran numero di clienti in sala, nonostante tutto l'atmosfera è calda.

Sistema Oxo non lo so, so solo che il salame era il Coritzo (salame spagnolo), c’erano circa 3 pezzetti di halloumi grigliato (formaggio greco cotto alla piastra) e c’era una fettina di pane tostato imbevuto di buon olio


Vi pareva che mi facessi sfuggire uno sfizioso e invitante piatto di baccalà ? proprio no!

A casa l’ho riprodotto ma mi mancavano due ingredienti particolari e il nostro non è come il loro bacon o pancetta, ma tutto sommato mi è venuto bene ugualmente.


BACCALÀ alla OXO (questa è la mia ricostruzione)

1 porzione


1 pezzo di baccalà 200 g circa

6 cozze

3 fettine di salsiccia piccante Napoli

60 g pancetta stagionata

12 fagioli di spagna

trito di sedano, cipolla, aglio

coriandolo tritato

pomodori

concentrato di pomodoro

burro

peperoncino


Cuocere il baccalà dissalato in acqua per 20 minuti con la pancetta intera, lasciando delicatamente sobbollire.

Spegnere e tenere in caldo.

Cuocere le cozze a parte con un filino di vino bianco finchè si sono aperte.

A parte friggere le fettine di salsiccia Napoli, diluire il concentrato di pomodoro con un paio di cucchiai di brodo di baccalà e tenere in caldo.


Per fare il puccino:

stufare il trito di sedano cipolla e aglio con il burro, allungando con il brodo di baccalà, se necessita di sale, correggere e aggiungere un pizzico di peperoncino.

Prima di spegnere, unire i fagioli e spolverare con il coriandolo tritato.


Preparazione del piatto:

versare il puccino nel piatto.

Sfilacciare la parte magra della pancetta, il resto tagliarlo a tocchetti e distribuirlo sul puccino. Appoggiare il baccalà caldo, versare sopra la salsiccia con un cucchiaio del sughetto e finire la guarnizione con le cozze distribuite attorno al piatto.


Piatto del baccalà del ristorante OXO di Londra - foto mia

Salsiccia o salame piccante Napoli fotoweb


Il sistema Oxo non lo so, so solo che il salame era il Coritzo (salame spagnolo), c’erano circa 3 pezzetti di halloumi grigliato (formaggio greco cotto alla piastra) e c’era una fettina di pane tostato imbevuto di buon olio Foto presa dal web

Formaggio halloumi fatto alla piastra - fotoweb
Chorizo, salame piccante spagnolo - fotoweb

Le nonne fanno





LE NONNE FANNO

Qual è quella nonna che si disfa in quattro per i suoi nipotini ? Con loro ho il cuore tenero come burro e mi basta un sorriso, una smorfietta per farmi comperare e così vi faccio vedere qualche cosa di nonna Losetta

Non mi ricordo come si chiama questo materiale, è simile al pongo ma molto più malleabile, C'è il panino attorcigliato, la libellula con tre ali ma l'altra l'ha persa ... banane, fragole, tarallo, fiorellini e pure un supergelatone nel bicchiere.


Non si può far di meglio con l'altra birba che ti saltella attorno e ti tira per la manica ^___^


Anche di questi colori non ricordo il nome, a Londra ho visto tanti bambini andare alle feste con la faccina colorata.



Martino voleva farmi provare i suoi colori ed io mi sono impegnata al massimo e lui era felicissimo.


Mentre i bimbi corrono per Regent Park con la mamma che galoppa per non perderli di vista ...


La nonna arriva tranquilla con la carrozzina vuota ^___^



Questa nonna è talmente presa dai nipotini che non si accorge di parlare italiano ad un giovane scozzese alticcio hic ... sulla riva del Tamigi ...
Ho capito solo che voleva offrirmi un pò di birra, perchè prima ha brindato al cielo, poi ha allungato la mano verso di me. ^_______^

domenica 3 aprile 2011

Capesante

Che ai miei Londinini piacciano tutti i tipi di pesce non avevo dubbi e quando sono con loro faccio il pieno, ma i piccolini sono golosissimi di pesce li mangiano a quattro palmenti senza fare storie. Marcolino poi, diventerà un forchettone veramente speciale, a lui non basta il bis ma va sempre alla ricerca anche del tris. Martino adora il sushi per lui non ci sono segreti per quanto riguarda la salsa di soia di cui è ghiotto, di salsa wasabi e di zenzero-gari marinato. Immancabilmente Martino vuole sempre portarmi a mangiare il sushi … perché ridacchia come un mattacchione ^___^ … La vedete una tappetta salire su quegli sgabelloni altissimi ? e giù risate. Poi inizia: nonna assaggia la salsa di soia evabbè mi piace … nonna, assaggia lo zenzero, è ottimo e non me lo lascio scappare e alla fine arriva alla salsa wasabi ahiòòò ragazzi, mi piace il rafano, ma il wasabi è almeno dieci volte più piccante … Intanto ha un colore verde accattivante, lo spalmi sul sushi … ma quando lo metti in bocca parte uno sparo di piccante che ti fora il cervello, ti fa lacrimare gli occhi e immediatamente il naso si accende come una lampadina … e il piccolo esplode a ridere. Piccolo irriverente … ma nonna lo mangia così volentieri che ridacchia pure lei. A Londra si trova sempre del pesce molto fresco e un giorno mia figlia ed io abbiamo messo le zampette sulle capesante. Cuore di nonna ha rinunciato ad una capasanta per darne metà ciascuno ai due piccoli ma come sono felice, va bene così. CAPESANTE 18 capesante complete di conghiglia 4 cucchiai di formaggio Montasio grattugiato (portato da MI) 1 mazzetto di prezzemolo 4 spicchi di aglio tagliati in 4 7 cucchiai di pane grattugiato un poco di buccia di limone grattugiata olio ex v sale e pepe Togliere i molluschi dalle valve e lavarli molto bene sotto acqua corrente. Lavare molto bene le conchiglie più incave e appoggiare sopra ad ognuna una valva. In un tegamino versare abbondante olio con l’aglio e soffriggere molto piano finchè l’aglio inizia ad arrossire. Spegnere il fuoco e buttare l’aglio ben scolato. Nel frattempo tritare finemente il prezzemolo, metterlo in una terrinetta con il pane, il formaggio, la buccia di limone, il pepe e il sale. Mescolare e porzionare questa miscela sopra ad ogni valva di capasanta. Con un cucchiaio, versare sopra ogni conchiglia un cucchiaio di olio ben caldo. Informarle a forno preriscaldato 200° per 10 minuti circa, il tempo di gratinare. Sfornare e servire ben calde