Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois
Vita genuina di montagna ... Voltois UD

venerdì 19 settembre 2014

Tutres, tirtlen, türteln

Dei tirtlen o tutres, ve ne avevo già parlato qui
www.blogger.com/blog-this.g?t&u=http://ilfogolar.blogspot.it/2008/10/tutres.html
Ieri li ho rifatti a casa della mia amica Angela, ho usato gli stessi ingredienti per l'impasto dei tutres, ma ho cambiato ripieno.
Ahioòòòò !!!
Angela aveva invitati e appena portavamo in tavola i tirtlen, le cavallette li divoravano anche se si ustionavano un poco lingua e palato.
Jesus, manco il tempo di fare una foto ... io e Angela felici della sfacchinata e abbiamo sentito solo il profumo, ma va bene così, è una soddisfazione vedere che i commensali fanno onore a ciò che prepari.



TUTRES - TIRTLEN - 
TÜRTELN

Per l'impasto250 g di farina di segale
250 g di farina di frumento
2 uova,
sale
30 g di burro fuso
strutto

Per il ripieno di crauti
Da queste parti si trovano i sacchetti di crauti pronti per la cottura
ma vanno bene anche quelli in scatola
Per la loro cottura, è valida la vostra ricetta ma si raccomanda di aggiungere un pò di farina affinchè il sughetto si addensi.
Nella ricetta originale le “tutres” si riempiono con un ripieno di ricotta e patate.

Per l'impasto:Impastare gli ingredienti ed eventualmente aggiungere tanta acqua tiepida quanto basta per ottenere un impasto liscio e non troppo duro.
Lasciare riposare l’impasto per circa un’ora.
Formare un salamotto del diametro di cm 5 e tagliare dei dischetti che poi verranno stesi sino a raggiungere la grandezza di un piattino da dessert.
Mettere il ripieno di crauti che avrete cotto nel vostro solito modo per circa 30 minuti e poi lasciare raffreddare. 
Appoggiare su di un tondello di sfoglia un buon pizzicone di crauti e ricoprire con altra sfoglia uguale.
Chiudere bene l'orlo con i rebbi della forchetta e friggere nello strutto caldo per circa 2 minuti per parte.
Appena sono dorati su tutti e due i lati, scolarli su carta da cucina e servire subito molto caldi.
Si può sostituire lo strutto con l'olio ... ma la loro goduriosa fine è nello strutto


tutres - tirtlen - türteln
sono frittelle tipiche delle cucine dolomitiche tirolesi,  ripiene principalmente di spinaci, coste, patate o crauti.
I turtres derivano dal nome ladino da erba, che sono molto simili alle frittelle ma il loro formato è a stella, mezzaluna o quadrangolari e sono delle vere e proprie paste ripiene di spinaci selvatici e ricotta.
Spesso al posto della ricotta mettono la poina fumegada stagionada (ricotta affumicata stagionata) che dona a queste frittelle un sapore particolare.
Generalmente si mangiano come spuntino verso le 8,30-9, perchè le giornate in montagna iniziano molto presto e i lavori pesanti richiedono un intermezzo, oppure a mezzo giorno come secondo o come accompagnamento allo spezzatino.
Provate e sarete soddisfatti.
Le foto purtroppo non sono mie, le ho prese da siti esteri.

Qui trovate la mia ricetta dei krauti
http://ilfogolar.blogspot.it/2013/11/crauti-light.html#links

giovedì 18 settembre 2014

Marinata di carciofi e topinambur

Ecco una ricettina inusuale, che può andarvi bene sia come antipastino ma anche come accompagnamento.
Preparatela una mezz'oretta prima, così le verdure si ammorbidiscono nella loro marinata; se però preferite le verdure croccanti, preparatele all'ultimo momento.
Semplice da fare, e garantisco la sua bontà.

Foto carciofo:  www.meteorivierapicena.net
Foto Fiori topinambur: www.funghiemicologia.com

MARINATA di CARCIOFI e TOPINAMBUR
per 4 porzioni

300 o 400 g di topinambur
2 o 3 carciofi freschi
olio
pizzico di sale e pepe
succo di 1 limone grande
un pizzicone di prezzemolo tritato fine.

Spazzolare i topinambur e spelarli con lo sbucciapatate, lavarli e asciugarli con pannocarta.
Affettarli finemente con la mandolina e versarli in una terrina.
Togliere le foglie più dure ai carciofi, lasciando solo il cuore, che avrete ripulito dalla barba centrale.
Tagliare anche questi molto finemente ed aggiungerli ai topinambur con il succo del limone.
Mescolare subito per evitare che anneriscano.
Terminare di condire con olio, sale, pepe e il prezzemolo.
Mescolare e lasciare riposare.

*** Se vi è possibile, scegliete i topinambur che non siano bitorzoluti, così faticate di meno a sbucciarli.
Foto topinambur: www.cucchiaioverde.it
FotoTNcarciofi-crudi-in-insalata.max ricette-calorie.com

lunedì 15 settembre 2014

Baccalà alla Gallega


La mia  prima produzione di baccalà di fine estate, inutile dire che per me è un pranzo, una cena e se è vero che fanno anche i dolci, li mangerei volentieri.


BACCALA' alla GALLEGA
per 4 porzioni

1 kg circa di baccalà
10 patate circa
pochi pomodorini se ne avete
1/2 scatola di pelati
1 cipolla
aglio, diversi spicchi e se piacciono abbondate
Olio q.b
foglia di alloro 

Intanto il baccalà deve essere dissalato,
Lasciarlo sobbollire in poca acqua per 5 minuti con 1 foglia di alloro.
Togliere il baccalà con la schiumarola e nell'acqua mettere le patate tagliate a pezzettoni, scolarle ma conservare sempre l'acqua.
Tritare grossolanamente cipolla e aglio e lasciarlo insaporire nell'olio, aggiungere i pochi pomodorini e lasciare rosolare per benino e delicatamente
Appena il soffritto imbiondisce, unire un poco di polpa di pomodoro (ne basta poca)
Aggiungere, se lo avete, un cucchiaio di erbe già pronte (intendo un battuto di sedano, cipolla, e quello che più vi piace)
e naturalmente mettere il baccalà e sempre con la pelle rivolta verso il basso.
Cuocere per una mezz'oretta, aggiungendo le patate quasi cotte.
In questo modo prendono sapore e cuociono con il baccalà che le insaporisce ancora di più.

Si comincia l'opera deliziosa
Tritato tutto finemente
Baccalà cotto da aggiungere alle varie preparazioni
Baccalà aggiunto alla pasta di Orsomio che se l'è mangiata con gusto.
Questo è il mio piattino un poco più sfizioso ,,, c'erano delle acciughette che non piacevano al papy mio e quindi le ho mimetizzate e riciclate per me.