Foto di Stefano Spangaro - Cral Voltois

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Vita genuina di montagna ... Voltois UD

sabato 24 ottobre 2015

Peperonata 3 gusti




Al Maritorso piace la peperonata ma poi non la digerisce. Per ovviare all'inconveniente di solito tolgo la pelle ai peperoni ma questa volta non avevo voglia di seguire tutto quel procedimento e quindi ho cercato di ovviare all'inconveniente aggiungendo aceto.
E' andata, non solo si è mangiata la sua porzione, ma dopo i complimenti ha voluto anche la terza porzione che avevo accantonato per me per il giorno dopo.
Alla fine e andato tutto bene, perchè non ha avuto nessun inconveniente.


PEPERONATA 3 GUSTI
per 3 porzioni

3 peperoni di colori diversi
400 g cipolline borretane
2 fette di zucca
1 spicchio di aglio
poco burro
brodo vegetale
2 cucchiai aceto

Lavare e asciugare i peperoni, tagliarli a spicchi seguendo le vene, togliere semi e filamenti, tagliarli a pezzettoni e inserirli a freddo nel tegame.
Lavare e sgrondare le cipolline borretane, tagliarle a metà e unirle ai peperoni
Sbucciare l'aglio e lasciarlo intero.
Tagliare a pezzetti più o meno grossi la zucca e insieme all'aglio versarli nel tegame.
Aggiungere il burro, l'aceto e il mestolino di brodo vegetale.
Chiudere con il coperchio e cuocere piano per una mezz'oretta.
Alla fine, se il sughetto dovesse risultare troppo liquido, schiacciare qualche pezzetto di zucca con i rebbi della forchetta, mescolare e alzare per un paio di minuti la fiamma del gas.







mercoledì 21 ottobre 2015

Ragò di costine del divin porcello






Mamma che buona, non sono riuscita ad ottenere il vecchio sapore che dava nonna a questa preparazione, ma vi garantisco che è sempre speciale.
Non ho seguito tanti passaggi che faceva nonna, Orsomio è un periodo che fa i capricci e quindi nelle preparazioni mi avvicino più ai suoi gusti che ai miei, altrimenti devo cucinare in due modi diversi, non che mi importi, lo faccio volentieri, ma usando la pentola a pressione è meglio cucinare in un botto solo.
In Lombardia si usano verze anche con foglie verdi che hanno già preso il primo gelo, ma qui ho trovato solo una bella verzona bianca e quella ho usato.


RAGO' di COSTINE 
del DIVIN PORCELLO
per 3 porzioni

1 verza grande
800 g costine di maiale
1 cipolla ramata
4 spicchi di aglio
poco burro
poco olio
1 dado per brodo
sale se occorre
farina di mais fioretto o bianca se occorre

Inserire le costine nella pentola a pressione con l'aglio (senza alcun condimento, solo 3 o 4 cucchiai di acqua.
Lasciarle spurgare del loro grasso girandole e rigirandole più volte.
Togliere le costine ed eliminare il grasso che hanno rilasciato.
Rimetterle in pentola con poco burro, poco olio, il dado, la cipolla pulita e affettata, se vi piace rimettete l'aglio 1 bicchiere di acqua e la verza.
Poca per volta, man mano che si ammorbidisce aggiungetene altra sino ad inserirla tutta.
Mescolare, chiudere la pentola a pressione con il coperchio e dal sibilo cuocere 15 minuti.
Spegnere, controllare se c'è abbastanza sugo altrimenti aggiungere poca acqua e prolungare la cottura ancora per 1/2 ora.
Alla fine, se risulta troppo acquosa, spolverare con un pizzicone di farina bianca o di mais fioretto.
Lasciare rapprendere e servire ben caldo






lunedì 19 ottobre 2015

Polenta dolce






Da quando vivo qui in montagna ho acquisito molte abitudini di questi meravigliosi abitanti e dopo un'estate di ottimi minestroni fatti con le verdure del nostro piccolo orticello, è iniziato il momento di calde cene diverse.
Oltre ai mitici minestroni di fagioli, di cavoli, di patate, jota di zucca ed altro la  polenta con il latte, riso e latte si mangiano sempre volentieri.
Ieri sera avevo proprio voglia di farmi il latte con la polenta dolce ma come succede spesso all'Orsomio garbava di più la polenta normale e senza pensarci troppo le ho avviate tutte e due.


POLENTA DOLCE
per 3/4 porzioni

latte a occhio
200 g farina di mais precotta
10 prugne secche denocciolate e tagliate a pezzi
buccia di 1 arancia
1 cucchiaino di zucchero

Portare a bollore il latte e lasciarlo pippiare piano piano per un poco con lo zucchero e le bucce di arancia (sbucciata in modo da ottenere solo la parte gialla e non il bianco che è amaro).
Togliere le bucce, versare le prugne e la farina a pioggia, mescolare e cuocere anche un poco più dei minuti indicati.
Rovesciare la polenta dolce nel piatto ed infine sformarla in un altro piatto piano.


Polenta dolce con prugne sformata

La polenta normale è stata cotta nei canonici 45 minuti ma l'ho tenuta più lenta perchè più adatta da mangiare con il latte.

La mia cena, polente calde e latte freddo